CURE forward per Gruppo Cure

Unire percezioni per guidare il cambiamento.


Descrizione dell’experience

Un percorso manageriale “navigato” intorno all’Etna, per trasformare percezioni individuali in direzioni condivise. La consapevolezza sull’ “as-is” si trasforma in definizione di priorità, responsabilità e action plan da agire nell’immediato. 

Informazioni dell’experience

Struttura e durata: 3 sessioni in presenza e follow up da remoto

Destinatari: Gruppo Cure

Formatori: Massimiliano Linguiti

Location: Sicilia, pendici dell’Etna


I dettagli dell’experience



  • Allineare percezioni diffuse nell’organizzazione. Far emergere desideri, disponibilità e aspettative, responsabilità, lavorando sull’apertura al cambiamento. 



  • Leggere l’“as-is” per generare visione. Raccogliere osservazioni individuali e di sottogruppo e comporre mappe di significato comuni; trasformare dati ed emozioni in una prima visione evolutiva, concreta e motivante per persone, relazioni e business. 



  • Tradurre in strategia operativa. Sintetizzare la visione con metodi partecipativi; chiarire priorità, ostacoli e risorse; definire azioni, ruoli e responsabilità diffuse; convergere su un unico canvas strategico per l’avvio immediato dell’implementazione. 

20 giugno — Pomeriggio (Benvenuto & Ingaggio)
Accoglienza, presentazione del formatore e dell’esperienza. Raccolta delle aspettative per far emergere desideri, bisogni e disponibilità. Breve attività di ingaggio per attivare ascolto reciproco e responsabilità iniziale. Chiusura con sintesi dei temi ricorrenti che guideranno le giornate successive e definizione di cornice e regole del lavoro. 

21 giugno — Mattina/primo pomeriggio (Viaggio, Etna & Ritorno)
Consegna del taccuino personale e creazione di tre sottogruppi con mandato osservativo-riflessivo. Durante l’escursione sull’Etna, osservazioni individuali e confronti nei sottogruppi per leggere l’“as-is” personale e collettivo. Al rientro, lavoro su cartelloni e plenaria: esposizioni, appunti incrociati, debrief finale con due cartelloni che sintetizzano elementi positivi e di attenzione emersi dalla giornata. 

21 giugno — Pomeriggio/sera (Navigazione & Visioning)
In barca, mandato di visioning ai sottogruppi per trasformare percezioni in direzioni desiderate sul lavoro, sulle relazioni e sul business. Realizzazione dei cartelloni di visione, presentazione in plenaria, raccolta di insight e debrief conclusivo. Obiettivo: passare dall’analisi alla prima formulazione di intenzioni evolutive realmente condivise. 

22 giugno — Mattina (Aula & Strategia)
Sintesi delle vision con “1-2-4-All”: riflessione individuale, confronto a coppie e in quartetti per selezionare 3–4 driver comuni. Plenaria, “stella polare” del Gruppo Cure e introduzione all’iceberg organizzativo. Lavoro sui tre canvas (Ostacoli, Risorse, Azioni), quindi convergenza su un unico canvas strategico con azioni prioritarie, responsabilità e prime scadenze. Debrief e take-away. 
La metodologia si è articolata in un ciclo integrato di esperienza, riflessione e azione che unisce outdoor training, processi di sensemaking e pianificazione strategica. Il risultato è stato un apprendimento immediatamente trasferibile nel contesto reale. Dall’Etna, alla barca, al canvas strategico in aula per il trasferimento immediato nel contesto aziendale. 

L’approccio seguito da Virvelle ha valorizzato la partecipazione come leva di cambiamento: ogni individuo ha potuto contribuire alla costruzione di una visione comune e all’attuazione di azioni concrete, abilitando una trasformazione sostenibile e condivisa.

  • Consapevolezza condivisa dell’“as-is”. Taccuini, cartelloni e debrief strutturati hanno creato un linguaggio comune su punti di forza e aree di attenzione, riducendo ambiguità e allineando prospettive tra individui e sottogruppi. 



  • Visione coerente e motivante. Il lavoro di visioning ha trasformato insight sparsi in una direzione desiderata chiara, sostenuta da immagini e parole-chiave utili a ispirare decisioni, comportamenti quotidiani e scelte di business. 



  • Piano d’azione condiviso. Il canvas strategico finale ha definito priorità, responsabilità diffuse e prime azioni realistiche, abilitando accountability e monitoraggio, e creando le condizioni per un avvio operativo immediato. 


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